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domenica 21 maggio 2017

Obama (in Italia) faccia di tolla: combatte la povertà? Dove dorme, quanto spende

Barack Obama e Michelle in vacanza in Toscana nel resort da 15mila euro a notte



Buonconvento è un tranquillo paesone a mezz'ora da Siena, disteso in mezzo alle colline in posizione strategica per quei turisti che vogliono perdersi nelle Crete o in una bottiglia di Brunello della vicina Montalcino. Due chicche, il Museo della Mezzadria e quello di Arte Sacra, il paese era sosta obbligata sull'antica via Francigena, ed è qui che nel 1313 muore Enrico VII, ancora non chiaro se di veleno o di malaria.

Dante aveva indicato il fresco imperatore del Sacro Romano Impero come la grande speranza per cambiare la travagliata Europa di quei tempi, e di quella scomparsa improvvisa il Sommo Poeta restò scornato.

Ora, a due passi da Buonconvento, è appena arrivato in villeggiatura Barack Obama, un altro che il mondo avrebbe dovuto cambiarlo ma non pare che ci sia riuscito. Però non raccontiamogli la storia di Enrico, anche se dubitiamo che riuscirebbe a rovinargli il soggiorno da favola che gli hanno organizzato. Dopo il meeting a Milano di pochi giorni fa sul cibo e sulla povertà, l'ex presidente Usa è tornato in Toscana ospite di Borgo Finocchieto, un villaggio trecentesco riportato a clamoroso splendore e trasformato in resort extra lusso dal suo proprietario, l'ex ambasciatore americano in Italia John Phillips, amico di lunga data di Obama e nominato proprio da lui.


Borgo trecentesco - Il nonno di Phillips si chiamava Filippi, la nonna Colussi, ed erano originari delle Marche. Emigrata negli Usa a inizio secolo scorso, la famiglia cambia nome in Phillips ma John non perde le radici: nel 1969 fa tappa in Italia durante il suo primo viaggio europeo e rimane folgorato, tanto da tornare nel Belpaese una cinquantina di volte prima dell'incarico diplomatico (2013-2016). Avvocato di grido, decide di prendersi casa in Italia e, dopo decine di proprietà visitate, capita a Finocchieto nell'autunno 2000.

«L'ho comprato in un momento di esuberanza irrazionale», racconta. In quel momento, il borgo è totalmente diroccato, le 21 famiglie che ci abitavano fino agli Anni 60 avevano trasformato l'antica cappella in un granaio e un trattore arrugginito scordato in mezzo alle erbacce bloccava la vista: «È il posto più silenzioso che abbia mai visitato». Phillips trova la sua America e con la moglie Linda Douglass (corrispondente della ABC) si lancia nell'ambiziosa avventura, sulla scia dei tanti statunitensi che nella zona hanno portato soldi, occupazione e, perché no, amore autentico per questa terra: come John Mariani, che con Ezio Rivella ha lanciato il Brunello nel mondo; o come Richard Parsons, ex Ceo di Time Warner, consulente economico dello stesso Obama e padrone della tenuta Il Palazzone.

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A cena da Bottura - L'investimento iniziale di Phillips è circa 10 milioni di dollari. Dopo anni di lavoro, seguendo (speriamo) le norme di restauro dei Beni Culturali italiani (l'area è sotto vincolo), Finocchieto è oggi un gioiello che vale 30 milioni, fra cotto toscano, travertino, alti soffitti con travi in legno ed archi in pietra, mobili d'epoca, bagni da mille e una notte. Chi come Obama decide di soggiornare e occupare tutto il borgo (due suite nella casa padronale, altri 4 edifici indipendenti attorno alla piazzetta, biblioteca, centro congressi, sala da ballo per 50 persone, palestra, campi da tennis, da basket, ma anche da bocce come nella tradizione contadina senese) spende dalle 13 alle 16mila euro a notte.

Non chiedeteci chi pagherà il conto, di certo negli intenti di Phillips non c'era quello di far quattrini quanto trasformare Finocchieto in una sorta di simposio permanente, lui che ospitava spesso il senatore Ted Kennedy e sogna di portare qui pure i colloqui di pace per il Medio Oriente, come una nuova Camp David. D'altronde, pare che l'ex ambasciatore si sia ispirato al modello dell'Aspen Institute, organizzazione no profit che raggruppa «le leadership illuminate, le idee e i valori senza tempo». Se vi sembra inquietante, non siete lontani, visto che Daniel Estulin (controverso autore del libro La vera storia del club Bilderberg) considera l'Aspen Institute ancor più potente del Bilderberg stesso.

Obama, intanto, arrivato a Grosseto scortato da sei caccia italiani Eurofighter, ha giocato a nascondino con i pochi che hanno tentato di vederlo (curiosi bloccati a un km dal Borgo, carabinieri ovunque, divieto di caccia nel raggio di 5 km da Finocchieto).

Doveva passare per Montalcino ma ci sono rimasti male i bimbi quando hanno saputo che invece il corteo di 13 auto sarebbe arrivato da Siena. E proprio nella Città del Palio è stato invitato dal sindaco Valentini per osservare in esclusiva la Maestà di Simone Martini prima dei restauri (forse andrà domani), mentre il primo cittadino di Firenze, Nardella, sembra che lo aspetti per lunedì, quando poi, secondo il sito winenews.it, andrà a cena con l'amico Matteo Renzi e relative signore. A preparare il menù lo chef Massimo Bottura. A combattere la povertà meglio andarci a stomaco pieno.

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