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domenica 12 febbraio 2017

Esclusiva il Notiziario / Nasce la "Rubrica della Salute" a cura del Dott. Francesco Pellegrino

Nasce la "Rubrica della Salute" a cura del Dott. Francesco Pellegrino


Esclusiva il Notiziario


Dott. Francesco Pellegrino


Inizio questa mia esperienza editoriale su il Notiziario, diretto da Gaetano Daniele, tracciando quello che è il senso della Salute che anima il mio quotidiano lavorativo e personale. La Rubrica uscirà settimanalmente, aggiornando i lettori de il Notiziario, di come è possibile tenere presente alcune tematiche che nel quotidiano tendiamo a dimenticare, sia per lo stress quotidiano che per altri motivi. 

La Salute è quello stato di equilibrio favorevole all’individuo che può e deve essere tutelato nell’interesse dello stesso individuo ma soprattutto nell’interesse della Comunità, qualsiasi sia l’entità con cui si voglia caratterizzare la Comunità stessa. 

Infatti che questa sia il nucleo familiare od una Comunità di quartiere, una Comunità di paese, una Comunità di città, di regione, di stato oppure di federazione di stati l’interesse futuribile resta la tutela e la salvaguardia della Salute al fine di autopreservare una potenzialità biologica futura vitale e sana. 

Questo interesse ha fatto sì che nell’aggregato di Cnosso o Festa in Creta i Micenei avessero già sviluppato dei canali per lo scorrimento di acque chiare ed acque scure, che l’ingegneria idraulica della Roma Imperiale fosse un elemento determinante del vivere opulento del Municipium romano e la forza determinante delle bonifiche e relative rese agrarie. La stessa Roma Imperiale conosceva il valore prezioso del sale marino al punto da usarne quale salario per i soldati e intitolare una via consolare Salaria. 

Insomma nei millenni la curiosità e l’osservazione umana hanno permesso all’uomo di tracciare un percorso di miglioramento dei propri standard sanitari, correlando un allungamento della prospettiva di vita da alcuni decenni al centenariato, celebrato stranamente prioritariamente in areali come nel bacino mediterraneo ed il sudest asiatico piuttosto che in stati moderni dove potremmo trovare l’innovazione più avanzata.

Difatti fino al secolo scorso il vero spartiacque della vita sono state le malattie infettive fino alla messa a punto degli antibiotici farmaceutici, ma l’uomo con la sua osservazione attenta aveva già selezionato alimenti e stili di vita che potessero migliorare la propria vita.

Tutti ricordiamo la campagnola che fino a qualche decina di anni fa peregrinava per le città campane proponendo l’acquisto di rane. I nostri nonni già conoscevano in modo intuitivo il valore dei GlicosAminoGlicani (GAG) estratti con il brodo dell’anfibio per la loro capacità di sostenere e potenziare l’adolescente nella crescita e nello sviluppo ottimale delle cartilagini degli adulti così ne facevono regolare uso, alternando la fonte dalla rana con quella del piccione (palombo etimo che in ambito marinaro individua lo squaletto mustelus mustelus altra fonte nota di cartilagine soprattutto per giapponese e cinesi)per cui  i nostri nonni ne allevavano nei fori areatori delle soffitte dalle pareti in tufo dei cortili delle vecchie case padronali.

Questi anziani li ricordiamo soprattutto perchè tutelavano la propria salute con una medicina basata sulle evidenze ante litteram dove la medicina era un uso consuetidinario tramandato di genitore in figlio, quale tesoro orale familiare. Riuscendo in tal modo ad allungare la prospettiva di vita di generazione in generazione.

Oggi allora siamo al massimo dell’espressione della potenzialità della salute ?

Potrebbe sembrare poichè le malattie infettive sono, al momento facilmente controllabili con gli antibiotici, abbia, inoltre, abitazioni dove la vivibilità è molto confortevole e l’esposizione al rischio di salute biologico sembrerebbe ridotto, ma il benessere inteso dall’etimo anglosassone di welfare sembrerebbe aver raggiunto una sua massima espressione per seguire l’uomo nella evoluzione 2.0 oppure già 3.0.

Il Welfare nell’accezione anglosassone intende una fusione tra il senso di salute e di sociale come viene ben identificato dal ministero europeo che supera il senso prettamente italiano di salute scissa dal sociale. Gli anglosassone hanno ben inteso da sempre che il benessere possa essere solo uno stato in cui l’individuo possa godere delo stesso benessere stando bene in salute e contemporaneamente esprimendosi al meglio nella propria Società, quindi cogliendo la partecipazione attiva al diritto ed al dovere del convivere con propri simili, con la propria personale caratterizzazione ed esprimendo le proprie fragilità.

Sarà questo la criticità del mondo globale individualista che stiamo vivendo in quesi giorni e che stiamo preparando per i nostri discendenti?

Sono convinto di no.

Infatti una lobby che vuole intendere la salute ed il welfare come un valore finanziario unicamente speculativo ha un limite stesso nella propria ipotesi di lavoro e proposizione. Riusciremo pure a dare un costo ad una invalidità o ad una malattia con un prontuario ma sarà sempre più complesso e prezioso il valore della sofferenza e del contrapposto benessere.

L’esempio ci viene fornito dal libro dall’Altra parte (1) in cui l’oncologo Gianni Bonadonna, il cardiochirurgo Sandro Bartoccini ed il chirurgo toracico Francesco Sartori, grazie alla loro malattia, hanno capito che non è sufficiente per l’ammalato una medicina anche se ad alto livello, come è stata la loro, che segua correttamente le linee guida, ma piuttosto la ricerca della restituzione del benessere, ben più complesso.

Infatti non saranno possibili mura di divisione che possano dividere la biologia in areali reconditi da areali di benessere economico, prima o poi la biologia mostra il conto ( la selezione di ceppi batterici super resistenti, la speculazione finanziaria sul prezzo di farmaci di nicchia Daraprim-Turing pharmaceuticals-Shkreli oppure i farmaci per l’epatite C).

Il sistema sanitario italiano ha da diversi anni scelto l’organizzazione aziendalista con la nascita delle USL e ASL AO attuali, mancando nella formazione di un management correlato alla messa sul mercato imprenditoriale della Salute delle proprie Aziende.

Questo ci tiene ancora oggi in stallo.

La Storia ci insegna che queste fasi preludono grandi slanci dell’Umanità verso nuove conquiste.

Dott. Francesco Pellegrino
Via G.A. Acquaviva, 39
81100 Caserta.
E_mail: frankpiglrim@gmail.com
Cell: 348.8910362

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