Visualizzazioni totali

domenica 22 maggio 2016

Al funerale di Pannella volano stracci Quella tremenda accusa alla Bonino

Funerale laico per Marco Pannella: la veglia, la camera ardente e il ricordo di chi gli era vicino



Funerale laico e musica jazz per Marco Pannella in Piazza Navona, proprio dove si tennero le grandi manifestazioni delle lotte dei radicali. Ci sono gli amici di una vita e i militanti di lungo corso: Emma Bonino, Sergio D'Elia, Rita Bernardini e la compagna Mirella Parachini. Il Requiem di Mozart ha segnato l'inizio del funerale laico. La piazza è gremita di persone e bandiere: quella del Radical Party, del Tibet, dei Radicali Italiani e di Israele. Sul palco per alcuni minuti è salita anche una delegazione dei detenuti di Rebibbia, che ha esposto uno striscione di ringraziamento a Marco Pannella.

La polemica - Quando prende la parola Emma Bonino non si trattiene e le sue parole feriscono come lame: “Pannella nel corso della sua vita è stato soprattutto irriso e deriso, quando non vilipeso, e penso che alcuni omaggi postumi puzzano di ipocrisia lontano un miglio". Parole accolte dal lungo applauso delle centinaia di persone in piazza. Eppure l’ex ministro degli Esteri non aveva più visto ne parlato con il leader dei Radicali dopo un brutto litigio. “Non è mai andata a trovarlo, negli ultimi tre mesi. Ma non si sentivano da molto. Nemmeno una telefonata. Ogni tanto glielo chiedevo: “Emma ha telefonato?”. Lui scuoteva la testa. Un giorno gli ho chiesto: “Ma tu vuoi bene a Emma?”. Lui ha risposto: “Certo, che domanda stupida” – ha raccontato Rita Bernardini, l’ex segretaria dei Radicali Italiani, in un’intervista al Corriere della Sera - È un peccato, soprattutto per lei: penso che ci starà molto male, proverà rimorso”.

La veglia - Il feretro di Pannella è arrivato in via Torre Argentina accolto da un lungo applauso. E lì è rimasto fino alle 13 di oggi, nella sala grande della sede dei Radicali, coperto da una bandiera del Tibet e diverse rose. Un flusso continuo di persone è andato a porgere l’ultimo commosso saluto: gente comune e vecchi militanti e amici. "Ho parlato con Marco un mese e mezzo fa e mi diceva che, per mantenere il partito ha venduto tutti gli immobili della famiglia – si è sfogato Luigi, uno dei tantissimi cittadini in attesa del proprio turno per salire alla sede dei Radicali - Non ha mai preso lira da nessuno e manco senatore a vita lo hanno fatto".

Camera ardente - La camera ardente allestita nella sala Aldo Moro a Montecitorio per Marco Pannella è stata visitata da migliaia di persone, politici, militanti radicali, ex esponenti del partito. Ad accogliere gli ospiti, accanto alla bara, c'è un'Emma Bonino silente che, a chi l'abbraccia, accenna un educato sorriso. Anche Rita Bernardini, Sergio D'Elia, il segretario dei Radicali italiani Riccardo Magi e Francesco Rutelli sono nella sala Aldo Moro sin dall'apertura della camera ardente e accanto alla salma di Pannella c'è una Laura Harth che non riesce a trattenere le lacrime per la morte del leader che ha assistito fino agli ultimi istanti della sua vita.

Chi c'era - Nella sala, tra i tanti arrivati, anche Achille Occhetto e diversi ex militanti radicali come Elio Vito e Daniele Capezzone. "Marco era un istrione, un immortale e certamente i nostri politici avrebbero potuto fare qualcosa di più per lui. Noi due siamo stati dei trasgressivi – è il commento di Cicciolina, l’ex pornostar arrivata in Parlamento proprio con i Radicali - Secondo me ora ci sta guardando divertito e sta dicendo 'vedi che vi ho fregato'". Nella camera ardente sono arrivati anche due monaci tibetani che si sono avvicinati alla salma del leader radicale ponendogli sopra delle pashmine bianche tradizionali della cultura tibetana, poi uno dei due monaci ha intonato una preghiera inducendo tutti gli altri presenti ad alzarsi.

Nessun commento:

Posta un commento