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giovedì 4 febbraio 2016

Ucciso in Egitto, il nuovo mistero: ecco cosa faceva sotto anonimato

Giulio ucciso in Egitto, nuovo mistero: ecco cosa faceva sotto anonimato




Giulio Regeni, il ragazzo trovato morto al Cairo, in Egitto, scriveva articoli con uno pseudonimo, su il Manifesto. Secondo quanto riporta l'Huffingtonpost, il giovane dottorando alla Cambridge University con una laurea conseguita a Oxford, aveva una forte passione per il Medio Oriente e sul quotidiano, da qualche mese, scriveva articoli sul mondo del lavoro e sui sindacati egiziani. Proprio la scelta di redigere articoli senza usare il suo vero nome era stata dettata "da motivi di incolumità e sicurezza, probabilmente anche per proteggere le sue fonti". 

Intanto la procura di Roma ha aperto un fascicolo per omicidio, a carico di ignoti e il premier Matteo Renzi ha sentito il presidente egiziano Abdel Fattah al-Sisi per chiedere il corpo di Giulio e il pieno accesso ai nostri rappresentanti per seguire da vicino, nel quadro dei rapporti di amicizia che legano Italia ed Egitto, tutti gli sviluppi delle indagini per trovare i responsabili di questo orribile crimine ed assicurarli alla giustizia. 

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