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mercoledì 21 gennaio 2015

Autogrill, la rivoluzione anti-crisi: come cambia la tua sosta in autostrada

Autogrill, la rivoluzione causa crisi: come cambia la pausa in autostrada





Autogrill, il business della ristorazione in autostrada, ha sempre rappresentato per anni un'occupazione stabile e tranquilla per moltissime persone, non solo in Italia ma anche all'estero. Il gruppo infatti è attivo in 30 paesi e conta 56mila dipendenti in tutto il mondo. Negli ultimi anni le cose sono iniziate a cambiare: in Italia a causa della grande crisi i gusti dei consumatori nei confronti di questi servizi hanno iniziato a mutare, e le spese nei momenti di sosta al volante hanno iniziato a diminuire. 

Tempi che cambiano- Una volta il concetto di pasto "on the road" rappresentava una sorta di prolungamento della propria casa: all'Autogrill, insomma, non c'era aletrnativa. Le generazioni più anziane raccontano che un pasto tipico era la morbidella, una sorta di polpettone ricavato da avanzi di salumeria. Oggi i tempi sono cambiati e i picchi di clienti si concentrano solo nelle prime ore della giornata, con i guidatori che si fermano al volo per la colazione o per il pranzo, il tutto accompagnato da una forte insofferenza per le code alle casse che potrebbero essere "modernizzate" con l'ausilio delle nuove tecnologie: card o app legate allo smartphone.

Un nuovo layout- Le difficoltà economiche delle famiglie italiane negli ultimi anni hanno causato una diminuzione del traffico, come detto la gente spende meno e si sposta meno. Questa tendenza  è in notevole aumento e per tenere dritta la barra ad Autogrill non resta che cambiare il suo modello di business. Oggi non basta vendere bibite e panini o un comunissimo caffè con la brioche alla mattina, bisogna fare di più.  Servono degli spazi meno standardizzati in grado di andare incontro alle diverse esigenze dei viaggiatori: postazioni lampo per accedere facilmente ad Internet tramite una rete WiFi, angoli dedicati a chi necessita di lavorare al computer o di scaricare semplicemente la posta elettronica. E' questa quindi la direzione in cui Autogrill si potrebbe muovere per evitare di essere l'ultima eccellente crisi della crisi economica.

Una nuova logica- In quest'ottica è fondamentale che l'approccio utilizzato vada incontro non solo alle singole esigenze dei clienti ma anche a quelle dei dipendenti dell'azienda stessa. Cosa si può fare in questo nuovo processo? Innanzitutto bisogna cercare di ottimizzare il dialogo col cliente, evitando una comunicazione frenetica e standardizzata ma offendo all'acquirente che vuole acquistare solo un caffè, un pacchetto completo creato ad hoc che potrebbe convincerlo ad aggiungere alla sua ordinazione particolari specialità culinarie previste per quel giorno. Inutile però esplicitare il fatto che questa nuova tecnica di marketing non è sempre perseguibile: in alcuni momenti della giornata le code sono troppo lunghe per dedicare ad ogni cliente troppe attenzioni e il dialogo ritorna inevitabilmente ad essere frenetico e limitato. Non è importante solo rivisitare il ruolo e l'approccio col cliente ma è utile ragionare anche in termini di welfare aziendale a vantaggio del dipendente. Autogrill, dunque, si sta già muovendo in questa direzione garantendo ai lavoratori una shopping bag costituita da 80 euro di spesa e una serie di convenzioni mediche legate a visite specialistiche. Questi propositi però sono in fase embrionale e l'azienda ci sta ancora lavorando.

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