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giovedì 30 ottobre 2014

SIAMO TUTTI GUFI Renzi deprime gli italiani Ecco il sondaggio incubo

Ricerca inglese: gli italiani pessimisti d'Europa




"Giorno dopo giorno"; "Il futuro inizia adesso"; "Cambia l'Italia". Sono solo alcuni degli slogan lanciati nell'ultimo anni dal premier Matteo Renzi sull'onda del "Yes we can" sul quale Obama costruì la sua fortuna politica negli Usa. Pare però che questi messaggi improntati a un ottimismo che non trova riscontri negli stessi risultati del governo Renzi, non abbiano affatto attecchito. E che gli italiani, da sempre popolo improntato all'entusiasmo e alla fiducia nel futuro, siano dei pessimisti senza speranza che vedono il futuro a dir poco nero. Almeno stando a quanto rivela una indagine condotta da Ipsos Mori, istituto di ricerca britannico, su 14 Paesi europei, in ciascuno dei quali è stato intervistato un campione di circa mille persone.

La ricerca rivela che dei 14 paesi (tra i quali ci sono Gran Bretagna, Australia, Usa, Svezia, Canada, Francia, Spagna, Belgio, Giappone, Corea del Sud, Ungheria e Germania e Polonia) l'Italia è quello più "ignorante", nel senso che ignora le reali dimensioni di alcuni fenomeni globali ma anche interni ai suoi confini. Non bastasse, vive nella convinzione che tutto vada drammaticamente peggio della realtà. Cioè, gli italiani, in questa fase storica, sono gufi per natura, alla faccia del presidente del Consiglio.

Quattro sono gli indicatori rispetto ai quali siamo maggiormente pessimisti. Uno è l'immigrazione: il nostro paese crede che il 30% della popolazione sia costituita da immigrati, mentre il dato reale è 7%. Pensiamo anche che i musulmani siano il 20%, mentre sono appena 4%; che il 48 % della popolazione (cioè quasi la metà del totale) sia fatto di over 65, che sono in realtà il 21%. E che i disoccupati siano il 49%, mentre sono il 12%. 

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