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venerdì 17 ottobre 2014

Chi è ansioso è più soggetto a soffrire di vertigini

Chi è ansioso è più soggetto a soffrire di vertigini



Uno studio condotto presso la Fondazione Santa Lucia di Roma ha dimostrato come l'essere ansiosi predispone a soffrire anche di vertigini. 

Le vertigini sono un disturbo estremamente comune nelle persone ansiose e, nei casi più gravi, possono sfociare in veri e propri attacchi di panico e agorafobia quando ci si trova in spazi aperti ed affollati. Chi soffre di questi disturbi, oltre alle spiacevoli sensazioni di paura e ansia, evidenzia spesso anche sbandamenti e disorientamento spaziale.

La letteratura medica descrive molti casi in cui l’ansia si accompagna a segnali e sintomi tipici delle vertigini senza però che vi siano disturbi evidenti dell’orecchio interno.

Proprio da questa osservazione clinica è nato lo studio, pubblicato sulla rivista Journal of Psychosomatic Research e condotto presso la Fondazione Santa Lucia (Laboratorio di Fisiologia Neuromotoria) e Università di Tor Vergata, in collaborazione con l’Istituto di Bioimmagini e Fisiologia Molecolare del CNR di Catanzaro e la Mayo Clinic di Rochester in USA.

Come spiega la dott.ssa Iole Indovina, una delle principali autrici del lavoro di ricerca – Lo studio è nato dall’osservazione clinica che ansia e disturbi vestibolari (quali vertigine ed instabilità posturale) tendono molto spesso a coesistere sebbene non sia quasi mai possibile rintracciarne una causa nei test di routine neurologici ed otologici che comunemente si eseguono.

Abbiamo quindi valutato se la risonanza magnetica funzionale, una metodica estremamente sofisticata che consente di visualizzare l’attività cerebrale, potesse essere in grado di fornirci maggiori informazioni circa le intime relazioni tra ansia e disturbi vestibolari.

Durante lo studio con risonanza magnetica funzionale, i soggetti ascoltavano specifici suoni ad alto volume che hanno la prerogativa di stimolare le regioni del cervello deputate all’elaborazione degli stimoli vestibolari e coinvolte nelle funzioni di equilibrio.

I nostri risultati hanno mostrato con chiarezza che alcune aree vestibolari ed emotive (nuclei del fastigio nel cervelletto e amigdala) sono più attivate in risposta agli stimoli vestibolari nei soggetti con tratti di personalità legati all’ansia-.

- I nostri dati quindi dimostrano che i soggetti ansiosi tendono ad avere un’iperattività di regioni cerebrali coinvolte nelle funzioni vestibolari e questo potrebbe essere alla base del forte legame che esiste tra ansia e vertigini.

Il nostro studio suggerisce anche che ci sono persone che sono più propense a sviluppare vertigini a causa dei loro tratti di personalità »ansiogeni».  

Il nostro studio, in conclusione, rappresenta il primo passo verso una migliore comprensione dei meccanismi cerebrali sottostanti la relazione tra ansia e vertigini.

Una maggiore conoscenza di questi meccanismi cerebrali sarà determinante per migliorare la diagnosi e la terapia nel disturbo dell’equilibrio di natura soggettiva, una comune malattia neuropsichiatrica che causa grave disabilità nei pazienti.  

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