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domenica 24 agosto 2014

Mino Raiola distrugge il suo assistito: "Balotelli? Vi dico io chi è davvero. E se fallisce pure al Liverpool, è finito"

Mino Raiola: "Mario Balotelli non è un leader. Per lui è l'ultima spiaggia"




Mario se n'è andato. Balotelli, ora, è un giocatore del Liverpool. "Ho ancora tante piccole cosa da sistemare, il contratto lo chiudo lunedì o martedì", spiega Carmine Raiola, detto Mino, al Corriere della Sera. Lui è il procuratore di Balotelli, nonché il procuratore più famoso e temuto d'Italia, e col quotidiano di via Solferino si presta a una lunga chiacchierata il cui tema principale è proprio il suo assistito, Mario. Con il quale non è affatto tenero.

L'autostima - Raiola, prima, fa un mezzo show: "Ditemi che sono grasso, butto, zotico, testa di c...o. Non me ne frega niente e non mi lamento: ho l'autostima, io!". Quindi qualche dettaglio sul ritorno in Inghilterra di Mario: "Non è vero che ho chiesto al Liverpool una percentuale esagerata. Con gli inglesi c'è una trattativa molto fluida, corretta, basata sui contenuti. Va avanti da tre mesi - svela -. Non è uno scoop. Il Liverpool è sempre stata l'unica squadra che ho trattato per Mario in Inghilterra". E ancora: "Tre giorni fa non c'era niente in ballo: si parlava del Liverpool ma non c'era un'offerta. Se tu mi chiedevi se c'è un'offerta, io rispondevo di no".

"Non doveva tornare" - Quindi Raiola spiega che "era arrivato il momento di divorziare dal Milan". Perché? "Una sensazione, un sentimento. Non c'è stato un fatto, un avvenimento, una litigata. Niente di niente. Non è vero che si sono incrinati i rapporti. Io sono sempre stato negativo sul ritorno di Mario in Italia: la pressione, le aspettative, la stampa... Giocare in Italia per lui è molto più pesante che all'estero. Ma aveva insistito Mario: dal City voleva andare al Milan". Ma con i rossoneri, non tutto è andato come previsto.

Ultime spiagge - Dunque, il procuratore inizia a bastonare. "Mario (col Milan, ndr) ha giocato bene 6-7 mesi, dando un apporto determinante per andare in Champions. Ma poi si è visto che non è pronto per essere un leader". Quindi aggiunge: "Ho cercato per lui una squadra dove può essere un elemento importante senza che gli chiedano di fare il leader. Il Liverpool ha Gerrard: lì Mario sarà protetto e potrà esprimersi al meglio. Ora - avverte - tocca a lui. Un altro flop non è consigliabile...". Liverpool è l'ultima spiaggia?, viene chiesto a Raiola. Tranchant la risposta: "Ad altissimo livello sì. O la va o la spacca...".

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