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giovedì 17 maggio 2012

Caivano. Politica: Riceviamo e Pubblichiamo una nota del Sindaco dott. Antonio Falco


Provincia di Napoli

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Via De Gasperi n.56 – C.a.p. 80023 – Tel. 081/8323218


Prot. N° 7853 Caivano lì 17.05.2012


Al Presidente della Giunta Regionale
On.le Stefano Caldoro
All’Assessore all’Ambiente
On.le Giovanni Romano

  • NAPOLI –


Ho appreso in modo del tutto informale, che a seguito della chiusura di Cava Sari è stato disposto lo sversamento dei rifiuti provenienti dall’area vesuviana presso lo STIR di Caivano .
Senza voler sfuggire alle responsabilità su una problematica così complessa come quella dello smaltimento rifiuti, che chiunque riveste una carica pubblica deve assumersi per la soluzione del problema, sento il dovere di far giungere alle SS.LL. la mia voce di protesta per essere stato tenuto all’ oscuro delle intenzioni degli Organi Regionali nonché di manifestare la più viva preoccupazione per le condizioni di salubrità e di vivibilità del territorio che rappresento.
In particolare chiedo che la soluzione adottata sia risolta in tempi brevi ad evitare un ulteriore aggravarsi delle condizioni di un territorio che ha già fortemente patito la problematica dello smaltimento rifiuti.
Certo che le SS.LL. non rimarranno insensibili alle mie preoccupazioni, resto in attesa di un cortese urgente riscontro alla presente, per potermi consentire di dare alla cittadinanza amministrata le dovute rassicurazioni.

Il Sindaco
Dott. Antonio FALCO


Proviamo ad analizzare quanto riportato dal Sindaco Falco. Luglio scorso, 5000 tonnellate di spazzatura  provenienti da Napoli invadono la società Energia ed Ambiente 100% partecipata Comunale. Il Sindaco Falco e l'Assessore all'ambiente dott. Antonio De Rosa dichiararono di non sapere nulla in merito. Dichiararono di non essere stati mai messi al corrente. Il liquidatore fallimentare dott. Manganiello della stessa Società Energia ed Ambiente, in un ultima conferenza Stampa a Dubito.it, fece intendere che il Sindaco Falco e l'Assessore all'Ambiente sapevano. Infatti, pronta la risposta del Sindaco Falco: daremo azioni legali nei confronti di Manganiello, per le presunte insinuazioni. Su questo vedremo quali azioni legali verranno prese. Secondo noi Nessuna, visto che da indiscrezioni i dissidenti Giamante e Libertini hanno ottenuto quanto richiesto.  Insomma, strano è, che, in una partecipata Comunale, cioè di proprietà del Comune, sotto la responsabilità di un'amministrazione e di un Sindaco, in questo caso Falco, vengono  scaricate 5000 tonnellate di spazzatura, più di 400 camion strapieni e nessuno sa niente. La Provincia deve essersi messa d'accordo con il Portiere della società. In questa ultima nota del Sindaco, notiamo come la storia si ripete. Il Sindaco dice di apprendere la notizia dello scarico in maniera informale, e che la risoluzione del problema debba avvenire in maniera rapida ed indolore. Per questo consigliamo ai cittadini Caivanesi di acquistare creme particolari. Tornando al problema dello sversamento, la preoccupazione ambientale vi è, visto che, Caivano da anni è al centro dell'attenzione come uno dei Comuni più a rischio nell'area a nord di Napoli per l'alta percentuale di tumori. Si continua a scherzare con la salute dei Cittadini, si continua a sottovalutare il problema rifiuti. 350 tonnellate di spazzatura al giorno, un risultato abnorme, un risultato spaventoso per la salute dei Caivanesi. Un ulteriore scanfitta sotto il profilo ambientale, il Partito Democratico del Segretario Bervicato che di recente, circa 5 mesi fa, decise di passare in Maggioranza proprio per tutelare l'ambiente, ha fallito totalmente. Ricordiamo che, nell'anno 2007/08 Caivano sotto la guida del Sindaco Papaccioli, nonostante lo Stir fosse come ora un presidio Militare, "Come vuol Giustificarsi  qualche Politico da strapazzo" furono mandate (l'immondizia) in altre località, per un totale di circa 70.000 tonnellate di spazzatura. L'amministrazione Falco in meno di due anni grazie agli intrecci "Terzo Polo: Russo-Falco-Bervicato" stanno riportando quella stessa immondizia di nuovo a Caivano. Insomma, cosa dire, la mobilitazione "forse" neanche risolverà il problema, ma l'immobilismo può essere devastante. ALE'

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