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martedì 29 maggio 2012

Caivano: Intervista al Segretario del Partito Democratico Iuri Bervicato.

Caivano: Il Segretario del PD Bervicato interviene sul nostro Blog. 


Segretario Bervicato, il suo Partito il PD, qualche mese fa decise di appoggiare l'amministrazione Falco. Queste le vostre priorità per entrare in Maggioranza: Azzerare la vecchia Giunta. Quella che, secondo il vostro modo di fare Politica aveva fallito il proprio mandato. Secondo: Riproporre una Giunta di soli tecnici estranei alla Politica. Terzo: Rilanciare l'ambiente. Purtroppo ad oggi abbiamo assistito all'esatto contrario. Proprio il Partito Democratico, fautore di queste regole, ha presentato come Assessore-tecnico il Preside Bartolomeo Perna, candidato non eletto del Partito Democratico. L'ex. Assessore Francesco Emione "Vecchia Giunta" è rientrato a pieno titolo in Giunta. Infine, Caivano, mai come in questi ultimi mesi soffre di più sotto il profilo ambientale, infatti, proprio in questi ultimi giorni abbiamo assistito al nuovo sversamento di 350 tonnellate di spazzatura all'interno dello Stir-Caivano. Come spiega queste contraddizioni?

Quando decidemmo, come Lei dice, di appoggiare l'amministrazione Falco, Caivano era in una situazione politica amministrativa piuttosto complicata, ovvero la crisi politica locale rischiava di approdare ad un ennesimo commissariamento. Il commissariamento lo riteniamo sempre deleterio per una comunità perchè essa perde il suo diritto di autogovernarsi ed in più, in quel periodo, commissariare Caivano significava "donare" il nostro territorio nelle mani dell'autorità sovracomunali che in quel momento stavano vivendo l'emergenza spazzatura napoletana; Caivano è bene ricordarselo è insieme a Giugliano ed Acerra il comune della provincia napoletana che possiede la maggior parte di terreno libero. Quindi è una inesattezza quando Lei dice noi decidemmo di appoggiare l'amministrazione Falco perchè noi del PD decidemmo di fare tutto ciò che era nelle nostre possibilità per aiutare il nostro territorio, tant'è che chiedemmo come prima istanza al Sindaco Falco la dichiarazione pubblica del fallimento politico del "grande centro" cosa che così poi é stata fatta con un manifesto.

Azzeramento giunta: politicamente noi abbiamo, e diamo, un giudizio molto severo della prima fase della amministrazione. L'operato di una amministrazione è naturalmente il sunto dell'azione di tutte le sue componenti, Sindaco, giunta, consiglieri di maggioranza. Poichè l'unico fattore di cambiamento che poteva realizzarsi era il cambio della giunta, altrimenti il cambiamento degli altri due fattori significava lo scioglimento automatico, chiedemmo il cambio della giunta, con una di tipo tecnico per ridare tranquillità alla macchina amministrativa molto "nervosa" in quel momento. Sul fatto che il prof. Perna abbia una valenza politica solo perchè candidato credo che sia inutile commentare. 

Naturalmente poi c'è da gettare le basi politiche per il futuro, e qui che nasce la volontà del PD di (ri)costruire quel progetto politico che si era interrotto durante la fase preelettorale: un progetto di centrosinistra, che abbraccia lo schieramento politico che va dalle componenti laiche e progressiste alle forze cosidette moderate, ovvero da UDC a SEL passando per IDV che l'ultima tornata elettorale è risultato vincente ovunque, ripeto ovunque. Un progetto che deve nascere ovviamente da una giunta di tipo politica, quindi una volta che la giunta tecnica ha esaurito la sua spinta propulsiva, si passa alla fase politica, come è già avvenuto per volontà del Partito Popolare con il passaggio dell'arch. De Cristofaro all'arch. Emione, che ricordo, se la democrazia ha ancora senso, è stato il più votato nelle nostre ultime amministrative. Con il passaggio dalla fase tecnica alla politica, il partito farà un'analisi del percorso fin qui svolto e deciderà se e a quali condizioni aprire alla nuova fase politica.


Crisi ambientale. Quando abbiamo preso la responsabilità della delega all'ambiente, Caivano era in questa situazione: la raccolta e spazzamento veniva eseguita da una società (Energia & Ambiente) controllata da una società fallita (IGICA) amministrata dal Tribunale di Napoli, che ha dimostato di non avere nè le risorse finanziarie nè le risorse tecniche per affrontare in maniera efficiente ed efficace il servizio sul territorio, inoltre pretendeva chiamando davanti al tribunale l'Ente, l'appalto della ex Igica per 5 anni (secondo il piano industriale preparato dall'allora commissario Valentini che prevedeva un aggravio della Tarsu per il 30% circa), una gara che non poteva essergli affidata poichè non in regola con i libri contabili tant'è che oggi la Corte dei Conti chiede oggi perchè non è stata annullata prima quella gara. In più c'era da salvaguardare 81 posti di lavoro che la società Energia & Ambiente minacciava di licenziare per mancanza di commessa. Inoltre l'isola ecologica era ferma al palo cosí come le guardie ambientali, centraline per il rilevamento dell'inquinamento atmosferico ed analisi delle acque potabili. Ed ancora la provincia aveva scaricato oltre 4000 tonnellate nei capannoni della exIgica e via Lavarone e via Sant'Arcangelo erano sommersi di rifiuti. Oggi siamo con una normale ditta che raccoglie i rifiuti sul nostro territorio, territorio per usare un eufemismo sfortunato, infatti non appena ha accettato l'appalto, anche se per pochi mesi in attesa della pubblicazione della gara nazionale, gli hanno incendiato 4 camion, chiesto una tangente, e nel primo mese gli si sono rotti 4 cambi ed un paio di fusione di motori di camion nuovi di fabbrica. Abbiamo salvato tutti gli 81 posti di lavoro senza aumentare la Tarsu come era invece prevista. L'isola ecologica è arrivata alla conclusione dell'iter autorizzativo (immissione in atmosfera, in fogna, Asl, sicurezza, collaudi vari ecc); sabato scorso la guardie ambientali hanno fatto l'ultimo step del corso di formazione, una centralina per il rilevamento dell'aria è stata recuperata e data in gestione sperimentale all'ITIS mentre per l'altra si sta vedendo come superare i vincoli contrattualistici che la tengono impegnata oggi ad una società in comodato d'uso gratuito in cambio della manutenzione; la bonifica di via Lavarone e Sant'Arcangelo, nonostante incendi vari ed ostruzionismo vario è arrivata alla sua conclusione con l'autorizzazione da parte della provincia dei cumuli di amianto con in più lo sblocco dei fondi TAV che finanzieranno la riqualificazione dell'intera area i cui progetti già sono esecutivi. Inoltre la spazzatura nell'igica scaricata nell'ultima emergenza rifiuti è stata tolta. Questo naturalmente non è l'arrivo ma il punto di partenza, ovvero se voglio mettere degli incentivi a chi differenzia, devo avere un sistema che funzioni e che controlli, quindi una volta messe tutte le caselle a posto si potrà pensare a come migliorare l'intero sistema raccolta rifiuti urbani. Infine le 350 ton che quotidianamente arrivano per la chiusura di Cava Sari, noi non abbiamo alcun potere sullo STIR che è area di interesse strategico nazionale, ma se lo sversamento non reca danni ambientali al paese come almeno fino adesso cosí è, non vediamo sinceramente il problema, allora dovrebbero impedire lo sversamento anche della nostra spazzatura quando lo Stir di Caivano è chiuso per riparazione o manutanzione e sversiamo in quello di Giugliano e Tufino, come fra l'altro spessissimo avviene.


Spero di avere risposto compiutamente alla sua corposa domanda, e rinnovandole l'invito a fare ulteriori domande, se vuole, all'incontro che settimanalmente il PD tiene con la stampa ogni mercoledì alle 18,30, colgo l'occasione per salutarla nella maniera che a quanto pare gradisce molto ... alè.



Ringraziamo molto il Segretario Bervicato per le esaustive risposte. 


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